Siete appassionati collezionisti di figurine? Allora dovete assolutamente visitare il famoso Museo della Figurina di Modena, nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore nel 1961 dell’omonima azienda e ideatore del rinnovamento della figurina in senso moderno. Inaugurato il 15 dicembre 2006 presso l’attuale sede di Palazzo Santa Margherita, il museo raccoglie centinaia di migliaia di piccole stampe a colori, donate nel 1992 da Giuseppe Panini e la sua azienda al Comune di Modena, attraverso le quali è possibile ripercorrere la storia, i costumi, lo sport e le passioni degli ultimi 150 anni. Il museo, unico per quantità e qualità, data la rarità di molti esemplari, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per gli studiosi e le ricerche in questo specifico campo.

Nate nella seconda metà dell’Ottocento a Parigi grazie alla nuova tecnica cromolitografica, le figurine erano inizialmente legate alla pubblicità e a nomi di ditte come la Liebig, la Suchard, la Perugina-Buitoni, fino alla svolta operata dai fratelli Panini, quando la figurina mutò il suo status di dipendenza da prodotti commerciali a medium autonomo. Particolarmente consigliato per le famiglie con bambini, il museo riunisce accanto alle figurine propriamente dette, materiali affini per tecnica e funzione: piccole stampe antiche, scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, carta moneta, menu, calendarietti, album e molti altri materiali ancora.

Dopo aver attraversato un suggestivo “tunnel delle meraviglie”, si accede alla sala espositiva, la quale è suddivisa in 6 grandi sezioni tematiche, cui si aggiungono due volte l’anno le mostre a tema, dedicate ad argomenti sempre diversi: dalla fantascienza alla réclame, dai miti astrologici alla biodiversità. Le 6 sezioni sono: Gli antecedenti, che presenta incisioni d’epoca, matrici originali e riproduzioni di una serie di immagini a stampa che hanno influenzato l’iconografia delle figurine; La cromolitografia, dedicata appunto all’invenzione della cromolitografia, metodo di stampa che ha rivoluzionato il mondo delle arti grafiche; La nascita e la diffusione, dall’esordio francese nella seconda metà dell’Ottocento sino all’avventura italiana dei concorsi a premio negli anni Trenta del XX secolo; La Liebig; con la collezione storica dell’azienda che più di ogni altra ha legato il proprio nome ai cartoncini stampati; Non solo figurine; dove sono riunite cigarette card, calendarietti, bolli chiudilettera, menu, segnaposto, etichette d’albergo ed altre collezioni minori; e La figurina moderna, dove è possibile ammirare le figurine sportive e gli album dal secondo dopoguerra.

Il museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì e il martedì con ingresso libero. In occasione delle mostre temporanee vengono proposti laboratori e attività per i bambini.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale del Museo della Figurina.

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