Gli itinerari naturalistici rappresentano un nuovo modo di fare vacanze senza fretta, come antidoto alla vita convulsa e stressante della città. Tali proposte non possono prescindere dal trekking a piedi, ma comprendono anche meravigliosi sentieri da percorrere in mountain bike o a cavallo. Anche la città di Scandiano, immersa nella campagna emiliana, offre interessanti percorsi naturalistici che guidano alla scoperta di paesaggi dalla straordinaria bellezza.

SENTIERO 1 | L’ANTICA CORTE DI FIGNO

Percorribilità a cavallo: NO
Percorribilità in mountain bike: SI
Durata a piedi: ore 2,30

Il sentiero prende il via dalle scuole di Jano. Da qui si sale su una carrareccia e al primo bivio si imbocca a sinistra proseguendo in direzione Ovest. Superato un terrazzo si prosegue verso la casa posta a quota 208 metri, da cui si può ammirare una straordinaria vista panoramica che comprende l’intera pianura. Dalla casa si percorre una strada ghiaiata in salita verso il rurale di Case Figno, lungo la quale si può ammirare sulla sinistra l’interessante calanchiva dove è facile avvistare rapaci e sulla destra il lagone circondato da tife e canne. Dopo aver camminato un po’ si supera sulla destra un cancello blu e si imbocca lo stradello che scende in direzione Nord. A tutti i bivi tenere la destra. Al gruppo di case denominato Bellavista nel Comune di Albinea si può ammirare un magnifico esemplare di Quercus Cerris pluricentenario. A questo punto la strada scende in un bosco di roverelle, dove in primavera si possono vedere tanti bellissimi fiori che sbocciano. Ai due bivi successivi prendere sempre a destra, lungo Via Cà de’ Duchi, e dopo pochi metri si lasci lo stradello per prendere una carraia in direzione Est tra due prati. Oltrepassati i bivi lungo la strada principale, si gira a destra e si raggiunge l’Osservatorio astronomico. Da qui si prosegue lungo la carraia fino alla località I Cipressi, dopo la quale al bivio si gira a sinistra e si prosegue lungo la carraia che conduce sulla strada comunale di Jano presso le scuole elementari.

SENTIERO 2 | IL TRESINARO E LA GRANDE QUERCIA

Percorribilità a cavallo: SI
Percorribilità in mountain bike: SI, ma conviene percorrerlo in senso contrario
Durata a piedi: ore 4,00

Il sentiero parte dall’antica fornace di produzione di calce di Ca’ de Caroli, particolarmente interessante dal punto di vista dell’archeologia industriale. Si prende una stradello asfaltato in salita (con il cartello strada privata) e lo si percorre per circa 200 metri, dopo i quali si imbocca un sentiero sulla destra che sale fino a un prato che nei mesi di aprile e maggio si colora di orchidee. Si prosegue in salita fino ad una casa, da cui si imbocca un sentiero sulla destra riconoscibile per una vecchia sbarra, il quale ad un certo si biforca: prendere quello di sinistra. Il sentiero, dopo aver superato un laghetto adibito alla pesca sportiva, sale sempre più ripido tra interessanti affioramenti di gesso. Si prosegue dritti, sempre in salita, e attraversato un prato, si sbuca su uno stradello che risale verso Sud (a destra) fino alla cappella dedicata alla Madonna di Fatima. A questo punto siamo sullo spartiacque principale, si prende a destra, sempre sulla carraia, e si giunge al borgo rurale di Bottegaro, superato il quale e anche il successivo fabbricato in rovina si prosegue tra argille scagliose affioranti, roverelle e ginepri. Il sentiero continua lungo il tratturo fino alla sommità di un dosso a quota 380 metri, dal quale si scende fino al Monte di Sopra, dove si può ammirare la leggendaria e pluricentenaria “Grande Quercia”, ribattezzata negli anni “la Quercia dai cento rami”. Si prosegue in discesa lungo la carraia che, superato il caseggiato di Monte di Sotto, diventa uno stradello bianco che giunge prima a un lagone e poi all’abitato di Ca’ de Rossi. Si imbocca lo stradello a destra, tutto in falsopiano, e superati gli edifici rurali Casone e Ca’ de’ Sforacchi, la carraia diventa sentiero avvicinandosi alle rive del Tresinaro. Si prosegue lungo il ciglio del torrente fino al borgo di Bettole, si supera il fronte di un affioramento di gesso e di calanchi argillosi e si sbuca in corrispondenza di un’altra casa. Dopo circa 300 metri ci si ritrova al punto di partenza.

SENTIERO 3 | IL SENTIERO DEL FORNACIONE

Percorribilità a cavallo: SI
Percorribilità in mountain bike: SI
Durata a piedi: ore 3,00

Il sentiero prende il via da Ventoso, nei pressi del fornasoun. Poco prima della fornace si imbocca la strada asfaltata che parte sulla destra e dopo circa 150 metri si imbocca la carraia che sale a sinistra. Attraversato un prato, si continua a salire fino alla Madonna di Fatima. A questo punto si prende a destra lo stradello bianco, particolarmente panoramico, e lo si percorre fino a una sbarra. Si prosegue dritto in discesa fino all’abitazione rurale La Piana, la si aggira e si prosegue lungo lo stradello fino alla strada asfaltata, attraversata la quale si imbocca un sentiero che cambia direzione portandosi verso Sud (destra). Superato lo spartiacque, si scende verso un rio poco più sotto. A questo punto la vegetazione si fa molto interessante e il sentiero continua in discesa a fianco a un rio. Dopo poco si abbandona il sentiero per attraversare il rio e risalire il pendio sul versante opposto, si passa una recinzione e ad un certo punto si prende un altro sentierino che, preso verso destra, conduce a un prato, attraversato il quale si supera un altro rio e si risale nell’altro versante fino a sbucare in un altro prato. Si costeggia il limite prato bosco fino a una vigna e si prende uno stradello che sbuca sullo stradello del Valaro. Si imbocca a destra, superando una casa, e si continua fino quasi al cimitero di San Ruffino, poco prima del quale si prende sulla sinistra uno stradello che sale in un prato dove vi è un un bell’esemplare di olmo. Salito il prato fino al culmine del poggio, si imbocca un sentiero verso sud-est. Si risale ancora e poco sopra Ca’ Nuova si abbandona lo stradello attraversando il prato sotto una linea telefonica, che conduce alla strada asfaltata. Si tratta della strada che da Ventoso sale alle Tre Croci, la si percorre per circa 700 metri fino alla Chiesa di Ventoso, aggirata la quale si scende su Via Colombaia e si ritorna al punto di partenza.

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