Cosa vedere a Scandiano? Ecco un’affascinante itinerario fra chiese e castelli nelle frazioni scandaniesi.

La prima tappa è il Castello di Arceto, situato nel centro storico dell’omonima frazione. Si tratta di uno dei pochi esempi rimasti nel territorio di rocca di pianura sorta su di un terrapieno ricavato con terra proveniente dalla escavazione di un fossato di forma ellittica. Fu edificato nella seconda metà del X secolo dai vescovi di Reggio anche se quello che possiamo ammirare oggi è frutto di vari interventi di restauro. Di grande interesse è lo scalone monumentale, ornato un tempo di cinque statue in terracotta di cui soltanto due sono superstiti. Il castello è visitabile solo su prenotazione. La seconda tappa è la Chiesa dedicata all’Assunzione di Maria, ubicata anch’essa in località Arceto. Le prime notizie riguardanti la chiesa si hanno già dall’XI secolo ma l’attuale edificio risale al XV secolo. Al suo interno sono conservati numerosi dipinti, tra i quali spicca quello raffigurante l’Assunta (opera del prof. Minghetti), e un organo del Traeri, più volte restaurato e modificato nel corso del tempo.

Da Arceto ci spostiamo nella frazione Chiozza, dove merita assolutamente una visita la Chiesa di San Giacomo Maggiore, il cui nucleo originale risale alla prima metà del XVII secolo. Presenta una facciata tripartita mentre l’interno è a navata unica in ordine dorico con quattro cappelle laterali, ornate di pregevoli opere d’arte, tra le quali si segnalano: un quadro con le immagini di San Giacomo, Sant’Anna e la Beata Vergine, un quadro con l’immagine di Sant’Andrea, uno di Santa Caterina e uno della Madonna della Ghiara.

La tappa successiva è il Castello della Torricella, che sorge sulle colline sovrastanti la frazione di Ventoso. Detto anche la Torricella o Castel Cugini (dai suoi attuali proprietari), fu eretto nel XIV secolo dalla famiglia dei Da Fogliano e nel secolo seguente trasformato in dimora estiva dai Boiardo. Stando a quanto si racconta, qui il celebre autore Matteo Maria Boiardo ha composto gran parte dell’Orlando Innamorato, la sua opera più importante. Il corpo del castello si sviluppa su tre livelli ed è completato dalla torre costruita con merlature ghibelline. Di proprietà privata, è visitabile solo su appuntamento. Nelle immediate vicinanze del castello si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta, il cui aspetto attuale risale alla prima metà del XVII secolo. Si presenta con una facciata tripartita sovrastata da un rosone in pietra. L’interno è composto da una sola navata con tre altari. Sempre nella frazione Ventoso vi consigliamo di visitare il complesso ottocentesco della Fornace di gesso e calce. Sebbene gli impianti siano stati smantellati, rimane il camino quale interessante esempio di archeologia industriale.

Infine, l’ultima tappa dell’itinerario è la Chiesa dedicata all’Assunzione della Vergine nella frazione Iano, che s’innalza su un alto terrazzamento paleolitico sulla sponda sinistra del torrente Tresinaro. Di origine antica, presenta una facciata a capanna, slanciata, con lesene angolari e frontespizio superiore. Lungo la strada che conduce alla chiesa si trova una maestà a piastrino ottocentesca.

Foto © Menozzi Cristina – Wikipedia

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