Tra gli innumerevoli musei presenti in Emilia Romagna ve ne sono diversi dedicati al mondo del lavoro. Ne abbiamo selezionati 4, situati tra i 20 e i 60 chilometri dal nostro agriturismo, che vi consigliamo di visitare e che, siamo sicuri, vi sorprenderanno piacevolmente. Questi musei offrono un’opportunità preziosa per comprendere il ruolo del lavoro nella storia e nello sviluppo della regione.

Museo della Ceramica di Fiorano Modenese

Istituito nel 1996, il Museo della Ceramica di Fiorano Modenese racconta la storia della produzione della ceramica nel distretto industriale modenese-reggiano. Ha sede nel Castello di Spezzano (frazione di Fiorano Modenese a due passi da Sassuolo), palazzo rinascimentale immerso nel verde della prima collina, circondato da un parco storico. Il museo si configura come una sintesi di tre diverse tipologie: archeologica, storia-artistica e tecnologica, con una particolare attenzione agli aspetti didattici e divulgativi. Il percorso museale ricostruisce l’evoluzione della ceramica dal Neolitico ai giorni nostri. In esposizione reperti archeologici, opere in ceramica e piastrelle, riproduzioni di manufatti, strumenti del ceramista e fornaci per la cottura della ceramica. Comprende le seguenti sezioni: storica, contemporanea, attuale, raccolta contemporanea, seccoumidofuoco, manodopera e collezione ceramiche devozionali.

Casa Museo Covili a Pavullo nel Frignano

Aperta al pubblico nel 2019, la Casa Museo Covili a Pavullo nel Frignano è il luogo in cui visse il pittore dell’epopea popolare Gino Covili, annoverato fra i grandi artisti italiani del Novecento. Nelle sue creazioni è il mondo delle cose umili, dei contadini, del paesaggio che viene portato a specifica testimonianza affettiva. Cacciatori, pastori, braccianti, viandanti, tramonti, animali, esistenze in cammino: sono le opere mai banali di Covili. La casa museo si trova al confine tra bosco e città, per ricordare che il percorso del pittore è sempre stato in equilibrio tra arte, natura e cultura. Strutturato su tre piani, il percorso espositivo presenta oltre 120 opere realizzate dall’artista nel corso della sua carriera. Oltre allo spazio permanente, sono fruibili lo studio dell’artista con spazi dedicati a laboratori, il centro visite e il bookshop per iniziative ed esposizioni temporanee.

Museo Ettore Guatelli a Ozzano Taro

Il Museo Ettore Guatelli è un museo etnografico allestito in una vecchia casa di campagna a Ozzano Taro, frazione di Collecchio. Ospita 60.000 oggetti raccolti da Ettore Guatelli, scrittore nonché museografo, ricercatore e maestro elementare (maestro contadino, come amava definirsi). Gli oggetti recuperati non sono pezzi rari o preziosi come quelli di molti musei tradizionali, ma cose d’uso comune, che testimoniano la storia di uomini e donne “dell’età del pane”, quando il lavoro nei campi sostanziava di sé il profondo legame dell’uomo con la vita. La collezione comprende attrezzi agricoli e artigianali, arredi, suppellettili, giochi, strumenti musicali, vestiti e documenti fotografici. Gli oggetti sono collocati in una scenografia che sfrutta tutto lo spazio museale, privilegiando l’impatto visivo ed emozionale dell’insieme rispetto al singolo oggetto, per quanto “bello” e significativo.

Museo del Patrimonio Industriale a Bologna

Il Museo del Patrimonio Industriale a Bologna è interamente dedicato alla storia economico-produttiva di Bologna e del suo territorio dal tardo Medioevo ai giorni nostri. Ha sede all’interno di una fornace da laterizi della seconda metà del XIX secolo. Vi sono esposti più di 1.000 pezzi di natura e provenienza composita: macchine, plastici, modelli funzionanti, exhibit, apparati da laboratorio e strumenti scientifici. Il percorso museale è articolato in cinque sezioni. Al piano terra, nel forno Hoffmann, sono custodite le collezioni di strumenti scientifici, modelli e macchinari appartenuti all’Istituzione Aldini Valeriani, una delle più antiche scuole tecniche d’Italia e d’Europa. Attorno al forno, vi sono la sezione dedicata alla Fornace Galotti e alla produzione dei laterizi ed una seconda incentrata sul comparto del packaging. Al secondo piano sono documentati cinque secoli di eccellenza produttiva bolognese, dall’antica produzione della seta a quella attuale motoristica, meccanica e meccatronica. Nel piano intermedio trovano collocazione aule didattiche, una sala auditorium, uno spazio per mostre temporanee e lo spazio laboratoriale dedicato a “La fabbrica del futuro”.

Foto in primo piano © Comune di Fiorano Modenese | Foto galleria © Fiorano Turismo – Parma Welcome – Bologna Welcome

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