Cosa vedere a Parma? Ecco un itinerario che vi condurrà alla scoperta di luoghi e edifici legati al periodo di splendore vissuto durante il dominio dei Farnese, seguito dal totale rinnovamento portato da Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone, che resse le sorti della città fino alla sua morte.
La prima tappa dell’itinerario è l’incantevole Parco Ducale. Situato nel cuore del centro storico, di cui occupa quasi un quarto, dista poco più di 40 chilometri dal nostro agriturismo. Chiamato familiarmente “il giardino”, è un luogo a cui i parmigiani sono profondamente affezionati e che, sebbene abbia vissuto sorti alterne nel corso della sua lunga storia, ha sempre occupato un posto speciale nei loro cuori. Fu voluto dal duca Ottavio Farnese, che a metà del XVI secolo incaricò l’architetto Jacopo Barozzi di progettarne la sistemazione. Presenta alberi secolari che nella loro collocazione creano un’elaborata architettura verde. Al suo interno si trovano: il Palazzo Ducale, eretto nel 1564 e rimaneggiato nel XVIII secolo, che vanta in particolare due splendide sale affrescate dai pittori Cignani e Trotti; e il Palazzetto Eucherio Sanvitale, costruito su forme rinascimentali nel 1520 da Giorgio da Erba.
La seconda tappa è la Pilotta, come lo chiamano i parmigiani. Maestoso palazzo simbolo del potere ducale dei Farnese, centro storico e civile della città di Parma, è oggi uno straordinario complesso monumentale costituito da più corpi di fabbrica. Costruito per volere del duca Ottavio Farnese tra il XVI e il XVII secolo, deriva il nome dal gioco della pelota che si praticava in uno dei suoi cortili in particolari occasioni di rappresentanza. Il palazzo è sede della Biblioteca Palatina, del Museo Archeologico, del Museo Bodoni, della Galleria Nazionale ma soprattutto del Teatro Farnese. Fatto costruire da Ranuccio I, quarto duca di Parma e Piacenza (1593 -1622), il teatro è uno spettacolare ambiente che conserva ancor oggi il ricordo della fastosa vita di corte dei Duchi Farnese.
La tappa successiva è il vicino Teatro Regio, considerato uno tra i più importanti teatri di tradizione in Italia. Voluto dalla duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, fu costruito tra il 1821 e il 1829 su progetto dell’architetto di corte Nicola Bettoli. La raffinatezza degli stucchi, l’armonia delle proporzioni, l’acustica perfetta, la storia prestigiosa e la grandezza degli artisti che ne hanno calcato le scene, fanno del Teatro Regio di Parma uno dei teatri d’opera più prestigiosi e noti al mondo.
Infine, l’ultima tappa dell’itinerario è la Reggia di Colorno, anche conosciuta come la piccola Versailles della Bassa. Fu costruita intorno alla metà del XIV secolo ma solo agli inizi del XVII secolo assunse l’aspetto regale che si può ammirare tuttora, quando passò nelle mani di Ranuccio Farnese e della moglie Margherita Violante di Savoia. Successivamente, nel primo ventennio del XIX secolo, Maria Luigia d’Austria impresse agli appartamenti ducali e al grande giardino il segno indelebile del suo gusto facendone una delle più prestigiose residenze italiane. Comprende oltre 400 sale, corti e cortili, tra cui gli appartamenti del Duca e della Duchessa, la Sala Grande e la neoclassica Cappella di San Liborio, con le tele di celebri artisti e uno dei più pregevoli organi antichi oggi esistenti. La reggia ospita spesso concerti, mostre temporanee e manifestazioni culturali.
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