Chi ha detto che draghi e animali fantastici esistono solo nelle favole? Nei castelli, nelle chiese e nei musei tra Reggio Emilia, Parma e Piacenza si nasconde un mondo magico popolato da draghi e grifoni alati, cavalli marini, cani antropomorfi bicolore e animali mitici. L’itinerario che segue guida alla scoperta di questi animali fantastici nascosti nell’arte e nella storia emiliana.

REGGIO EMILIA

L’itinerario non poteva che iniziare dalla Collezione Lazzaro Spallanzani nel Palazzo dei Musei dedicata al famoso naturalista nato proprio a Scandiano nel 1729 e considerato il “Galilei della biologia”. Nella collezione è esposto un breve compendio del regno animale con un gran numero di esemplari che si ricollegano alle ricerche dello scienziato. Torpedini, pesci, insetti e vermi sono solo alcuni degli ospiti di questo piccolo mondo animale. La collezione custodisce anche il “Cophanus concatenatus”, membro di una specie impossibile creata attraverso l’unione di parti animali e artificiali. A Spallanzani è dedicato anche un Sentiero di particolare interesse naturalistico che attraversa tutte le fasce di vegetazione dell’Appennino Reggiano.

A Guastalla ogni anno nel mese di settembre viene organizzata la rassegna “Piante e Animali Perduti” dedicata a specie antiche e a razze a rischio come il Cane Lupino del Gigante. Un artista noto per il proprio legame con gli animali è Antonio Ligabue, pittore attivo in particolare a Gualtieri tra la prima e la seconda metà del ‘900, nelle cui opere dominano animali domestici e feroci. Da non perdere: la Casa Museo Antonio Ligabue nel comune di Gualtieri, che ripercorre la vita dell’artista attraverso oggetti, documenti, riproduzioni e opere autentiche; e il Museo Ligabue ospitato all’interno di Palazzo Bentivoglio sempre a Gualtieri, che raccoglie documenti vari che riguardano la vita dell’artista.

PARMA

A Parma gli animali sono protagonisti già all’esterno del Battistero,  dove l’elegante Zooforo di Benedetto Antelami tra misticismo, leggenda, realtà e fede, rappresenta l’eterna lotta tra il Male e il Bene. Si tratta di una serie di settantacinque formelle in marmo bianco e rosa scolpite a bassorilievo in cui sono descritte in prevalenza figure di animali, reali e immaginari, tra cui aquile, elefanti, folaghe ma soprattutto creature immaginifiche come l’idra a sette teste, il cane marino e il basilisco.

In località Scipione Castello a Salsomaggiore Terme, nel mastio del Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino, maniero medievale tra i più antichi della regione, vi sono diverse opere che rappresentano animali mitologici. Il Salotto del Diavolo ospita grandi affreschi che sorprendono due fauni nell’atto di rubare pere da un albero che simboleggia la ricchezza del maniero mentre nel Salotto Azzurro è un Giove sotto spoglie animali a macchiarsi del rapimento di Ganimede.

L’itinerario prosegue con una visita alla Rocca Sanvitale di Sala Baganza, l’antica Residenza di caccia dei Duchi Farnese e Borbone. Il castello, grazie agli artisti Ercole Procaccini e Cesare Baglioni, è un vero e proprio campionario allegorico ricolmo di creature fantastiche. Nel “carro di Nettuno” della Sala dell’Eneide dominano la scena draghi sputafuoco e cani antropomorfi verdi e rosa, arpie e delfini cavalcati da figure femminili. Infine, sempre nel parmense merita una visita anche il quattrocentesco Castello di Torrechiara sulle colline vicino a Langhirano, il cui interno è ricco di sale decorate con creature fantastiche del regno animale e mitologico.

PIACENZA

La prima tappa dell’itinerario a Piacenza è il Museo Civico di Storia Naturale ospitato in un padiglione dell’ex macello comunale, che raccoglie una straordinaria collezione di uccelli basata sulle ricerche dell’ornitologo Edoardo Imparati. Sempre a Piacenza, nella Pinacoteca di Palazzo Farnese la mitologia si mescola con l’arte del ritratto. Tra le opere in mostra spicca “Ulisse si sottrae all’incantesimo di Circe grazie all’aiuto di Mercurio” di Gaetano Gandolfi, dove i compagni di Ulisse vengono rappresentati nel momento in cui si stanno trasformando in maiali.

La tappa successiva è la Pieve di San Giorgio nel suggestivo borgo medievale di Vigoleno, considerata una delle costruzioni romaniche più importanti della provincia di Piacenza. Di notevole interesse il capitello della terza colonna da destra, il quale mostra la scena ufficialmente interpretata come il peccato di lussuria con una sirena bicaudata. Invece nella Sala intitolata a Marcantonio Anguissola del Castello di Gropparello Giove assume la forma di un bue spinto da criminali istinti verso la bella Europa.

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