I venti chilometri di riva reggiana del Fiume Po, oltre a conservare un notevole patrimonio ecologico, sono caratterizzati dalla presenza di piccoli paesi completamente calati nell’atmosfera coinvolgente della Bassa reggiana. Quali sono? Scopriamoli insieme!

BRESCELLO

Situato nei pressi della riva destra del Po, che segna il vicino confine con la Lombardia, Brescello (Barsèl nel dialetto locale, Bersèl in dialetto reggiano) è un suggestivo paesino sopravvissuto a numerose alluvioni e battaglie. Qui fu ambientata la celebre saga dei film di Don Camillo e Peppone, una delle pagine più amate del cinema italiano del dopoguerra. Per chi vuole scoprire i luoghi della saga, passeggiando per il paese è possibile vedere la chiesa in cui Don Camillo prestava servizio come parroco, il crocefisso “parlante”, la campana Sputnik, la casa di Peppone e approfondirne la storia con: il Museo Peppone e Don Camillo, in cui sono esposti oggetti di scena, manifesti originali, cimeli vari e arredi originali; e il Museo Brescello e Guareschi – Il territorio e il Cinema, dove sono raccolte le testimonianze legate alle attività passate del paese. Oltre a questi due musei, vi è anche il Museo Archeologico, che conserva reperti storici di grande valore.

BORETTO

Adagiato sull’argine meridionale del Po, Boretto (Borèt in dialetto locale, Burèt in dialetto reggiano) è il paese emiliano a più stretto contatto con il fiume. Vanta uno dei porti più attrezzati per la nautica da diporto e per la navigazione fluviale. In Piazza San Marco sorge la maestosa Basilica di San Marco Evangelista. L’edificio, eretto nella seconda metà del XIX secolo su progetto dell’architetto borettese L. Panizzi Moriglo, è caratterizzato da un imponente cupola alta ben 45 metri. Sulla stessa piazza si trova il Municipio, la cui Sala consiliare è impreziosita dalle decorazioni liberty di Marcello Nizzoli. Spostandosi lungo l’argine, è possibile conoscere l’antica tradizione locale legata alla cantieristica fluviale visitando: il Museo del Po e della Navigazione interna, in cui sono custoditi una serie di natanti storici e vari strumenti di bordo; la Casa dei Pontieri, che testimonia le trasformazioni avvenute nelle modalità di attraversamento del fiume; e il Museo Multimediale della Bonifica, dove è possibile scoprire il significato e la funzione della bonifica.

GUALTIERI

Centro della pianura padana a ridosso del fiume Po, Gualtieri (Gualtēr in dialetto locale) rappresenta un vero e proprio capolavoro dell’urbanistica e dell’architettura del tardo cinquecento. Deve la sua fortuna alla famiglia Bentivoglio, che intraprese quella grandiosa opera di bonifica le cui strutture essenziali sono ancora valide ed efficienti. Il cuore del paese è la scenografica Piazza Bentivoglio, realizzata dall’architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti. Su di essa affacciano: Palazzo Bentivoglio, al cui interno è ospitata la Fondazione Museo Antonio Ligabue e la Collezione del sarto Umberto Tirelli; la Collegiata di Santa Maria della Neve, dove si può ammirare una pregevole pala raffigurante l’Annunciazione del pittore ferrarese Carlo Bononi; e la Torre Civica, portata a compimento fra il 1599 e il 1602. Lasciata la piazza, restano da vedere: la Casa Museo Antonio Ligabue, dove, per qualche anno, visse e dipinse il famoso pittore; la Chiesa dell’Immacolata Concezione, frutto del restauro tardo settecentesco di un precedente oratorio; e la Chiesa di Sant’Andrea, di antica fondazione.

GUASTALLA

Situato al confine con la provincia di Mantova, Guastalla (Guastàla in dialetto guastallese) è il principale centro della Riviera del Po e della Bassa reggiana. L’antica Via Gonzaga conduce a Piazza Mazzini, cuore della città, dominata dal monumento a Ferrante I Gonzaga, opera di Leone Leoni. Su di essa affacciano: la cinquecentesca Concattedrale di San Pietro Apostolo, dove sono conservate numerose opere sacre di valore storico ed artistico; e Palazzo Ducale, il più importante monumento di Guastalla, significativo emblema della sua straordinaria storia, che ospita il Museo della Città e il Municipio. Tra le altre cose da vedere si segnalano: la Chiesa della Santissima Annunziata o dei Servi, in cui sono custodite notevoli opere d’arte; il Santuario della Beata Vergine della Porta, raro esempio di stile barocco emiliano; e la Chiesa di San Francesco, oggi sconsacrata.

LUZZARA

Luzzara (Lüsèra in dialetto locale) è l’ultimo comune lungo il Po in territorio emiliano, ai confini con la Lombardia. Le sponde del fiume fanno da sfondo coreografico alle ampie distese di bosco e terreni proficuamente coltivati. Il paese è noto per aver dato i natali allo sceneggiatore Cesare Zavattini (a cui è dedicato il Museo Nazionale delle Arti Naïves), annoverato tra le figure più rilevanti del neorealismo italiano, di cui fu anche un teorico. Nel centro del paese troviamo: la Torre Civica alta ben 55 metri (la più alta della provincia, come dicono fieramente i luzzaresi); e la splendida Chiesa di San Giorgio, di impronta barocca, che contiene alcune pregevoli tele e ornamenti. Nella frazione di Villarotta si trova invece il Museo del Truciolo, in cui sono collocati i macchinari con cui si ottenevano i “paioli” dai tronchi di legno di pioppo.

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