L’Emilia-Romagna è una regione ricca di biodiversità, con una straordinaria varietà di ambienti naturali. In questo contesto, le Oasi WWF rappresentano veri e propri scrigni di natura, aree protette dove la tutela dell’ambiente si coniuga con l’educazione ambientale, la ricerca scientifica e il turismo sostenibile.
Scopriamo insieme le Oasi WWF di Reggio Emilia, Modena, Parma e Bologna.

OASI DI MARMIROLO
Estesa per oltre 10 ettari, l’Oasi WWF di Marmirolo rappresenta un esempio di come doveva apparire la pianura padana secoli addietro. Si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione nell’omonima frazione del comune di Reggio Emilia ed è nata dal recupero di un invaso originato dall’attività estrattiva di argille per la produzione di laterizi. Il sito presenta due tipologie ambientali: un ambiente acquatico e un’ampia fascia boscata. Ad attirare l’attenzione dei visitatori sono soprattutto gli uccelli, presenti in diverse specie, che utilizzano l’oasi come luogo di sosta, riposo e nidificazione. Si possono ammirare uccelli acquatici come le anatre e gli ardeidi, ma anche rapaci come la poiana e lo sparviero e gli immancabili anfibi. L’oasi garantisce la presenza di personale esperto per visite guidate.

OASI DI SASSOGUIDANO
L’Oasi di Sassoguidano fa parte della ben più ampia Riserva Naturale di Sassoguidano, costituita da un altopiano boscato che si allunga sulla imponente dorsale rocciosa del Cinghio di Malvarone. Ubicata a due passi dalla cittadina di Pavullo nel Frignano (provincia di Modena), l’oasi si estende per soli 0,3 ettari. Abbraccia da un lato un prato-pascolo di origine carsica situato all’interno di un bosco, e dall’altro parte di uno stagno, chiamato Sassomassiccio, che ospita numerosi anfibi. Può essere visitata attraversando la rete di sentieri presenti all’interno della Riserva.

OASI DEI GHIRARDI
Estesa per circa 600 ettari nei comuni di Borgo Val di Taro e Albareto (a sud-ovest di Parma), l’Oasi dei Ghirardi rappresenta un mosaico di paesaggi naturali che dà vita ad un paesaggio antico, in cui colori, profumi e atmosfere sono ancora quelli originari. Ospita ben 36 specie di orchidee selvatiche e più di 550 specie botaniche, oltre a un nutrito gruppo di cervi, daini (più di 350 capi al momento del bramito autunnale), caprioli, cinghiali, uccelli (alcuni dei quali in pericolo a livello continentale come l’averla piccola e il falco pecchiaiolo), lupi e razze antiche come il cavallo bardigiano e la vacca cabannina. All’interno dell’oasi sono presenti un centro visite (attrezzato con un’area pic-nic), 15 km di sentieri escursionistici (tra cui il Sentiero Natura Botanico) e un capanno per fare birdwatching e fotografia naturalistica (disponibile su prenotazione).

OASI DI CRONOVILLA
Sempre in provincia di Parma, e precisamente in località Vignale (frazione di Traversetolo), si trova l’Oasi di Cronovilla, che si estende per circa 60 ettari in un ex cava estrattiva lungo la sponda sinistra del torrente Enza. L’area, abbandonata per molti anni dopo l’utilizzo, si è rinaturalizzata spontaneamente dando vita a una straordinaria biodiversità, frutto di un ecosistema tipico delle zone umide. L’oasi è caratterizzata da arbusti, boschi ripariali e praterie aride. Un’importantissima presenza è rappresentata dagli anfibi ma gli ospiti più appariscenti sono gli uccelli, tra i quali spiccano aironi cenerini, martin pescatori, garzette e gruccioni. Si può transitare all’interno dell’oasi a piedi, in bicicletta e a cavallo, percorrendo percorsi ben segnalati.

OASI DI MONTOVOLO
All’interno del territorio comunale di Grizzana Morandi (provincia di Bologna), noto soprattutto per essere stato il luogo di residenza e ispirazione del celebre pittore Giorgio Morandi, si estende l’Oasi WWF di Montovolo, un’area naturale di straordinaria bellezza e valore ecologico. L’oasi è caratterizzata dalla presenza di varie specie arboree, tra cui orniello, pioppo tremolo, rovere, olmo montano, acero riccio, tiglio e faggio. La fauna comprende rapaci come l’aquila reale, mammiferi come i cervi, i caprioli e i daini, e anfibi come il geotritone appenninico. Oltre alla sua importanza naturalistica, l’oasi è anche un luogo di interesse storico e culturale. Vi suggeriamo di visitare la Chiesa di Santa Maria della Consolazione e l’Oratorio di Santa Caterina (situati entrambi sulla sommità del Montovolo). Per visitare l’oasi occorre contattare il WWF Bologna Metropolitana.

PARCO DEL BELPOGGIO
Ubicato nel cuore di San Lazzaro di Savena, il Parco del Belpoggio è uno degli angoli più suggestivi del territorio bolognese. Inserito all’interno del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, unisce bellezza naturale e valorizzazione ambientale. La sua finalità principale è quella di favorire l’alimentazione e la riproduzione degli insetti impollinatori. Ospita flora e fauna tipiche delle aree periurbane e permette a numerose specie di attraversare senza difficoltà i diversi ambienti, da quelli urbani fino ai contesti rurali e selvatici. Comprende un giardino delle farfalle, uno stagno e due piccoli bacini. Il parco può essere visitato liberamente.

OASI FLUVIALE DEL MOLINO GRANDE
Sempre all’interno del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, in località Idice (frazione del comune di San Lazzaro di Savena), si trova l’Oasi Fluviale del Molino Grande, la prima oasi WWF realizzata dalla sezione di Bologna. Tutela un tratto di bosco ripariale lungo il torrente Idice nei pressi dei ruderi di un vecchio mulino diroccato (da cui il nome) ed è di particolare interesse per la presenza di alcuni alberi monumentali e per la nidificazione di numerose specie di uccelli, tra cui il gruccione, la rondine topino e il martin pescatore. Un facile sentiero, lungo circa 2 km, costeggia il torrente Idice, attraversando una lussureggiante vegetazione.

OASI PARCO DEI CEDRI
Nella parte settentrionale del più ampio Parco dei Cedri, un’area verde di circa 11 ettari situata a San Lazzaro di Savena, è presente un’oasi “a libera evoluzione” voluta e seguita dal WWF di Bologna. Occupa una piccola area di 1.500 metri quadrati lungo il fiume Savena (vicino alla via Emilia), dove sono stati introdotti diversi esemplari di piante tipiche della pianura. L’incantevole ambiente naturale, seppur recintato, rimane visibile lungo il suo perimetro.
Foto in primo piano © Visit Reggio Emilia | Foto Oasi © WWF

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