Siete appassionati di trekking? Ecco alcuni itinerari perfetti per un’escursione verso i laghi dell’area di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Grazie a questi percorsi (a tema lacustre) immersi nella natura potrete scoprire alcuni degli angoli più incantevoli dell’Appennino Emiliano.

LAGO CALAMONE E LAGO DELLA BARGETANA (Reggio Emilia)

Il trekking nel reggiano non può prescindere dalla gita al Lago Calamone (detto anche Lago del Ventasso), uno dei luoghi più suggestivi e frequentati dell’Appennino, meta di migliaia di persone. Per centinaia di anni è stato al centro di una leggenda, che lo voleva senza fondo e collegato con gli abissi del mare. Questo mito fu sfatato nel 1762 dal famoso scienziato scandianese Lazzaro Spallanzani, quando venne attraversato da una barca munita di un filo piombato. Situato ad un’altitudine di circa 1400 metri, si è formato quando i ghiacciai si ritirarono migliaia di anni fa. Si raggiunge da Ramiseto proseguendo per Ventasso Laghi (Albergo il Faggio) tramite Pian dei Fornelli. Da qui si prosegue per il lago che, a piedi, si raggiunge in dieci minuti. Dal lago si dipartono i seguenti sentieri CAI: il n° 661, che porta sulla vetta del Monte Ventasso; il n° 663, che conduce all’Oratorio di S. Maria Maddalena e a Nismozza o (661) sulla vetta del Ventasso o a Busana; e il n° 667, che conduce al Passo Pratizzano.

All’interno della spettacolare conca del versante nord del Monte Prado (la seconda vetta più alta dell’Appennino Reggiano) si trova il Lago della Bargetana, assai interessante per la bellezza e il valore ambientale del luogo. Le sue sponde sono circondate da lussureggianti pascoli e da aspre pareti rocciose, dove con un po’ di fortuna è possibile avvistare la marmotta. Da Ligonchio si imbocca il sentiero CAI n° 633 (4 ore). Dalla Presa Alta, a cui si arriva dai sentieri CAI n° 633, n° 635 o dalla strada forestale, si percorrono i sentieri CAI n° 629 e n° 631 (3 ore). Da La Romita (Civago) si prendono i sentieri CAI n° 605 e n° 631 (3 ore).

LAGHI DEL SILLARA (Parma)

Il Monte Sillara, con i suoi 1861 metri di quota, è una delle principali cime dell’Appennino Tosco-Emiliano. Poco al di sotto della vetta, in direzione nord-est, sul versante parmense, si trovano due laghi di origine glaciale, il Lago Sillara Superiore e il Lago Sillara Inferiore, che sono la meta ideale per un’esperienza di trekking. Ma in realtà, l’itinerario che vi proponiamo permette di scoprire anche altri pittoreschi laghi dell’Appennino Parmense. L’escursione segue il sentiero n° 707 dalla località Pratospilla al Lago Ballano, i sentieri n° 707 e n° 711 fino al Lago Verde e poi il sentiero n° 711 fino ai veri e propri Laghi gemelli del Sillara, a 1730 metri di altitudine. Da qui, è possibile salire fino alla vetta per ammirare una magnifica vista che spazia dalla Lunigiana alle Alpi Apuane, fino al mare.

LAGO MOO, LAGO BINO E LAGO NERO (Piacenza)

Tra le camminate da prendere in considerazione per una giornata di trekking nell’entroterra piacentino, meritano una menzione quelle in Val Nure. Vi proponiamo due itinerari, che partono entrambi dalla cittadina di Ferriere.

Da Ferriere si raggiunge la frazione Canadello, situata a soli 3 chilometri. Da qui o prendete una comoda stradina sterrata oppure potete seguire il più breve sentiero CAI n° 021. In breve tempo giungerete alla conca più estesa dell’Appennino Piacentino, dove, ad un’altitudine di circa 1100 metri, troverete il Lago Moo. Il laghetto, ormai in estinzione per l’invasione della flora palustre, si è formato grazie ai meccanismi geologici prodotti dal ghiaccio che scendeva dal Monte Ragola. Dal Lago Moo rimontando la pendice a oriente si raggiunge una larga strada carrabile che porta al Lago Bino, posto a circa 1300 metri sul livello del mare. Lo specchio lacustre, meta ambita di molti escursionisti, si presenta come una piscina naturale con vista sulla valle. Lasciato il Lago Bino e superato il culmine del percorso, l’itinerario prosegue verso la terza e ultima tappa del primo itinerario, ovvero Prato Grande, una vasta superficie erbosa che in passato ospitava bacini lacustri.

Il secondo itinerario che vi proponiamo è un percorso ad anello che parte e termina a Ferriere. Prevede un primo tratto in auto fino a Selva. Lasciata l’auto, si imbocca il sentiero CAI n. 007 e dopo una decina di minuti ci si trova di fronte ad un bivio con indicazioni per Dogana. Ignorate le indicazioni e proseguite nella faggeta fino a raggiungere località Fontana Gelata. Attraversato il ruscello a sinistra, basta seguire le indicazioni per il sentiero CAI n. 011 ed eccovi all’incantevole Lago Nero. Per concludere l’anello potete ripercorrere il percorso al contrario oppure imboccare il sentiero CAI n. 001 e poi, da Le Buche, il sentiero n. 005.

Foto Laghi del Sillara © Touring Club Italiano

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